Dormire bene è fondamentale perché un sonno sereno e riposante permette di recuperare le energie e la carica per la giornata che sta per arrivare. Una parte determinante in questo ce l’ha spesso il cuscino su cui dormiamo.
Pochi lo sanno ma per un sonno rigenerante si dovrebbe cambiare cuscino soprattutto in alcune situazioni specifiche. Lo dicono gli esperti che per un sonno riposante serve un buon cuscino.
Secondo la Sleep Foundation è consigliabile cambiare il cuscino ogni 2 anni per avere un ottimo sonno rigenerante. Nelle prossime righe scopriremo perché, ma soprattutto quali sono i segnali che ci indicano che è bene cambiare il nostro cuscino.
Innanzitutto, un cuscino che per troppo tempo viene schiacciato può provocare dolore muscolare e tensione. Ciò accade perché dopo anni e dopo tanti lavaggi perdono la loro forma.
Un cuscino vecchio può essere ricettacolo di batteri e può creare problemi al collo
Solitamente si possono appiattire non fornendo più supporto al collo con conseguenti problemi di cervicale, alle spalle e anche alla schiena. Inoltre, se il cuscino è troppo sottile, può anche ostacolare la respirazione con il rischio di russare durante la notte.
Poi c’è un’altra situazione in cui il cuscino deve essere cambiato. Stiamo parlando di quando c’è troppa presenza di batteri. Durante la notte, infatti, si accumulano pelle, capelli e saliva, oltre al sudore.
Tutte queste cose sono un terreno fertile per la proliferazione di batteri con il rischio di provocare cisti, pori ostruiti e brufoli. Per questo motivo è sempre consigliato usare federe di cotone, traspiranti e naturali.
Lo dicono gli esperti che per un sonno riposante serve un buon cuscino
Infine, altra buona ragione per cambiare il cuscino è la presenza di acari che si annidano nel tessuto. È sconvolgente sapere come, secondo alcuni studi, circa il 10% del peso del cuscino dopo due anni potrebbe derivare dalla presenza di acari della polvere e non solo.
Infatti, funghi, muffe e batteri vari si annidano facilmente in oggetti rivestiti in tessuto, inclusi materassi, mobili imbottiti e cuscini. Tutte queste ragioni ci portano a dire che è meglio cambiare il cuscino ma ci sono anche dei segni ben visibili. Il primo, è la presenza di avvallamenti che fanno capire che ormai il cuscino ha perso la sua forma.
Inoltre, se la tendenza è quella di mettere la mano sotto il cuscino mentre dormiamo, probabilmente si perso lo spessore che aveva in passato.
Infine, le ultime cose a cui prestare attenzione per decidere se cambiare cuscino è il cosiddetto test di piegatura. Cioè se il cuscino dopo essere stato lavato, asciugato e piagato non ritorna alla sua posizione distesa allora significa che è ormai tempo di cambiarlo. Oppure se si notano colorazioni giallastre o macchie.